I “Disturbi specifici dell’apprendimento” sono disturbi evolutivi, che emergono nel corso dello sviluppo e che diventano visibili nel contesto scolastico.

Il bambino o ragazzo, con buone potenzialità, non è in grado di trasferire le proprie competenze a scuola e ottiene prestazioni inferiori a quanto ci si aspetterebbe in base all’età cronologica.

Talvolta accusati di essere “pigri”, “svogliati” e “disattenti”, questi bambini perdono l’interesse verso la scuola e manifestano problemi emotivi, di autostima, relazionali o somatizzazioni.

In realtà ciò che viene celato è un assetto neuropsicologico geneticamente determinato che impedisce l’apprendimento automatico di specifiche abilità.

Di fondamentale importanza è quindi l’identificazione precoce di eventuali difficoltà e la diagnosi, poiché ciò consente al bambino di apprendere secondo le proprie modalità preferenziali. La consapevolezza che le difficoltà manifestate derivino da un “modo di essere”, consente di attribuire alla scuola un ruolo di guida e di sostegno.  Solo in questo modo il bambino potrà esprimere le proprie potenzialità al meglio e porre le basi per un cammino scolastico gratificante.

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